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Impresa Circolare Italia

Proposta di legge per definire il nuovo modello di auto-produzione ed auto-consumo basato sul Prosumer.

 

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Impresa Circolare

Video
Video introduttivo

Sito informativo e di approfondimento in cui vengono teorizzate le innovazioni apportate dalla Crowd Economy nel panorama imprenditoriale. Lo scopo del presente spazio è quello di definire un nuovo modello di impresa e di creare una comunità intorno al progetto per incentivarne lo sviluppo. L“Impresa Circolare” è basata sul concetto di business Prosumer (producer + consumer) vale a dire che i proprietari sono al contempo i primi clienti certi dell'azienda; in virtù di tale principio essa è in grado di sviluppare un nuovo paradigma nei processi produttivi introducendo il concetto di autoproduzione su larga scala. Il video sintetizza la proposta.

Proposta che congiunge e riarmonizza consumatori e sistema produttivo con il principio di autoproduzione su larga scala realizzato grazie all'introduzione della figura innovativa del Prosumer

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Introduzione
Introduzione

Negli anni ‘70 alcuni scrittori futuristi, tra cui Alvin Toffler, influenzati dall’alta omologazione della produzione di massa, teorizzarono che con la crescita dei profitti e presumibilmente del benessere, le imprese, per soddisfare maggiormente i propri clienti, avrebbero iniziato un processo di personalizzazione di massa dei prodotti, o per meglio dire una produzione di massa di prodotti altamente personalizzabili. Già dalla metà degli anni '90 ha inizio uno dei primi esempi di personalizzazione di massa grazie al progetto Lego Mindstorms, che permette agli utenti di sviluppare i propri prototipi di costruzioni lego robotizzati ed alta integrazione tecnologica. Toffler si spinse oltre e predisse che le persone avrebbero abbandonato la loro condizione di semplici consumatori, per cominciare a prendere parte nei processi produttivi. I ruoli di produttore e consumatore non sarebbero stati più così netti ma avrebbero finito col fondersi, facendo emergere un nuovo "attore" denominato Prosumer, vocabolo derivante dai termini inglesi producer e consumer

 

Sulla figura del Prosumer si basa la definizione di Impresa Circolare che viene teorizzata in queste pagine (indicata talvolta anche IC nel seguito del sito). Questo innovativo modello di impresa è realizzabile grazie allo sviluppo della Crowd Economy la quale consente un'attiva partecipazione di numerose persone alla produzione di un bene/servizio, al fine di ottenere un vantaggio mutualistico. Grazie allo strumento dell'Equity Crowdfunding, i Prosumer possono investire il proprio risparmio a disposizione, anche piccolo, direttamente in un'impresa che produce un bene/servizio di cui hanno bisogno, l'Impresa Circolare, diventando quindi allo stesso tempo proprietari e clienti.

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I vantaggi che si possono trarre da questo tipo di paradigma sono molteplici e abbastanza intuitivi, coniugando e valorizzando considerevolmente le primarie esigenze di imprese e risparmiatori allo stesso tempo. Se consideriamo che per le imprese, tra le maggiori priorità, abbiamo la raccolta fondi per il proprio finanziamento e la ricerca di adeguati sbocchi sul mercato, le esigenze primarie di chi possiede un risparmio è sostanzialmente ottenere una adeguata redditività della somma investita. Inoltre, i rischi sono notevolmente ridotti sia per l’attività di impresa che per l'investimento e si ottiene un alto grado di affidabilità del successo d’impresa e del ritorno economico. Il video nella homepage descrive graficamente e in modo molto semplice i concetti basilari della IC.

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Gli strumenti di Crowd Economy (seguire il link per approfondimenti) su cui è fondata l'Impresa Circolare, permettono un'attiva partecipazione dei Prosumers alla vita produttiva dell'impresa, consentendogli di:

  1. ottenere notevoli benefici economici sia per quanto riguarda il risparmio che ricava dall’acquisto del prodotto che per quanto riguarda la redditività del proprio investimento;

  2. indirizzare collegialmente i sistemi produttivi di quei beni e servizi che ha finanziato e di cui ha bisogno;

  3. determinare un alto grado di affidabilità del successo d’impresa contribuendo ad aumentare la competività della stessa.

I 3 punti precedenti sono influenzati in modo direttamente proporzionale dalle dimensioni di partecipazione, elemento fortemente caratterizzante della Crowd Economy. Alla base di queste attività troviamo 5 elementi fondamentali: persone, scopo, piattaforma web, participazione e produttività. In sintesi essa promuove una partecipazione ed interazione attiva delle persone tramite una piattaforma web al fine di raggiungere degli obiettivi collettivamente vantaggiosiSi crea pertanto una combinazione vincente tra innovazioni apportate da internet ed attività economiche al cui centro nevralgico insieme all'idea imprenditoriale, non si colloca più semplicemente il capitale, come motore dell'impresa, ma bensì le persone che agiscono col loro risparmio. Le persone sono il punto di partenza e il punto di arrivo del ciclo produttivo dell'Impresa Circolare, da ciò ne ha origine il nome. Si innesca quindi un nuovo meccanismo nei processi produttivi grazie alla partecipazine attiva dei Prosumers e definibile come autoproduzione su larga scala.

Crowd Economy - Prosumer Italia
Impresa Circolare, perchè?
Impresa Circolare, perchè?

L’Impresa Circolare collocandosi nel panorama dell’economia classica in modo concorrenziale, pone al centro della propria attività le esigenze e i bisogni delle persone identificate come massa (crowd). La finalità della IC assume pertanto un aspetto molto più umano e comunitario rispetto alla libera attività imprenditoriale, protesa alla massimizzazione del profitto, in quanto risulta primario ricercare la soddisfazione delle necessità specifiche dei clienti-produttori (Prosumer); i quali, identificati nella moltitudine di cui fanno parte, indirizzano la produzione nella direzione di interessi ed esigenze comuni. Sia il lavoro che lo stesso concetto di impresa possono essere orientati non soltanto al semplice raggiungimento di profitto, come la visione capitalistica ce li ha consegnati, ma anche verso direzioni che abbiano un senso più etico, sociale e soprattutto umanoSostenibilità ambientale, profitti più coerenti, redistribuzione del reddito in modo più equo, impiego di risorse per progetti più meritevoli, produzione customer-friendly (più vicina ai consumatori) e molto altro, sono semplici esempi di cosa sta più a cuore alla gente comune e meno invece a chi ha un grosso capitale (monetario) da investire.

 

In tale contesto assumono un ruolo di primo piano quei progetti in grado di aggregare una moltitudine di individui al fine di promuovere una partecipazione attiva attorno all'Impresa Circolare (ad es. investimenti nell’energia rinnovabile, nella mobilità sostenibile, negli edifici ad emissioni zero ecc.); in cui confluiscono obiettivi comuni, quali elementi di un alternativo ed innovativo sistema produttivo. I processi produttivi non sono più influenzati e indirizzati dal capitale monetario ma dagli interessi comuni degli attori che vi partecipano, vera classe dominante della Crowd Economy. Quella gente comune aggregata intorno ad un comune interesse, ha la facoltà di poter agire e far contare la propria volontà in modo determinante, nel momento in cui, intorno ad un progetto ampiamente condiviso, si riesca a creare un livello di partecipazione piuttosto considerevole. Perchè partecipazione è libertà. Il senso comunitario della IC non è un auspicio a cui sperare ma è ben definito e valorizzato all’atto costitutivo dell'Impresa Circolare, la quale prevede vincoli specifici grazie ai quali la massa di investitori (crowd) ha il peso decisionale determinante rispetto alla somma investita (capitale).

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Nell'ottica di responsabilizzare nei processi produttivi direttamente le persone come utenti finali, nella fattispecie i Prosumer, nel paradigma inedito dell'autoproduzione su larga scala, il capitale umano ricropre un aspetto che va rivalutato all'interno delle Imprese Circolari e più in generale del sistema economico; risorsa spesso limitata e sottostimata in ambito aziendale classico. Le competenze, conoscenze ed esperienze offerte dal capitale umano possono essere messi a frutto in quei settori di interesse della Crowd Economy, sia per fornire il proprio valore aggiunto in favore della produttività (come avviene nelle aziende di successo), sia per plasmare il sistema economico/produttivo grazie ai principi di partecipazione attiva e diretta particolarmente valorizzati dall'Impresa Circolare.

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